Contratto colf: come inquadrare i collaboratori domestici

Giulia Salvan —  20 Maggio 2014 — 4 commenti

I collaboratori domestici vengono classificati nel contratto colf secondo i livelli di appartenenza in funzione della tipologia di attività svolta e della quantità di esperienza o specializzazione. Questo articolo, tramite una sequenza di semplici domande, spiega cos’è l’inquadramento, a cosa serve e come va scelto.

Come eseguire il giusto inquadramento dei collaboratori domestici nel contratto colf

Contratto colf: come eseguire il giusto inquadramento dei collaboratori domestici

Che cos’è l’inquadramento nel contratto colf?

L’inquadramento presente nel contratto colf definisce la mansione del collaboratore domestico e il livello di appartenenza a cui la mansione è associata.

A cosa serve l’inquadramento?

Il giusto inquadramento associa le mansioni del collaboratore domestico alla retribuzione minima fissata ogni anno dalle parti che stipulano il CCNL Colf (contratto collettivo nazionale collaboratori domestici).

Per individuare il corretto inquadramento di un collaboratore domestico nel contratto colf, è sufficiente rispondere alle seguenti domande:

Il collaboratore fa solo lavori di pulizia, oppure anche assistenza alla persona (incluse babysitter)?

Questa domanda è essenziale per una prima divisione di categoria:

  • Se il collaboratore esegue solo pulizie ed ha esperienza inferiore a 12 mesi sotto il diretto controllo del datore di lavoro, viene classificato come livello A. Le mansioni previste per il livello A sono: addetto alle pulizie, addetto alla lavanderia, aiuto di cucina, stalliere, assistenza ad animali domestici, addetto alla pulizia ed annaffiatura delle aree verdi, operaio comune.
  • Se invece il collaboratore esegue solo lavori di pulizia ma ha un’esperienza maggiore o uguale a 12 mesi nel settore, passa automaticamente al livello B. Le mansioni previste per il livello B sono: custode di abitazione privata, addetto alla stireria, cameriere, giardiniere, operaio qualificato, autista, addetto al riassetto camere e servizio di prima colazione per persone ospiti del datore di lavoro.
  • Come ultimo caso se il collaboratore è addetto alla compagnia o babysitter, allora fa parte del livello A Super (AS). Le mansioni previste per il livello AS sono: babysitter e addetto alla compagnia.

Nel caso in cui il collaboratore si occupi sia dei lavori di pulizia che dell’assistenza alla persona:

L’assistito è autosufficiente oppure no?

  • Se l’assistito è autosufficiente fa parte del livello B Super (BS). La mansione prevista per il livello B super è l’assistenza a persone autosufficienti.
  • Se invece l’assistito non è autosufficiente si usa il livello C Super (CS). La mansione prevista per il livello CS è quella di collaboratore domestico non formato che fa assistenza a persone non autosufficienti.

Se l’assistito non è autosufficiente vi è un’altra distinzione:

Il collaboratore è in possesso di una formazione specifica?

  • Se ha una formazione professionale specifica il corretto inquadramento è al livello D Super (DS). Le mansioni previste per il livello DS sono: assistente a persone non autosufficienti, direttore di casa.

Se il collaboratore domestico non ricade in alcuno dei casi precedenti, da contratto colf ci sono altre possibili mansioni: cuoco, collaboratore domestico con mansioni di coordinamento/responsabilità o addetto alla sola presenza notturna:

  • Se il collaboratore è cuoco ed ha le specifiche conoscenze di base, sia teoriche che tecniche dei suoi compiti e opera in totale autonomia e responsabilità è inquadrato nel livello C. La mansione prevista per il livello C è: cuoco.
  • Se ha i requisiti professionali specifici e lavora in autonomia decisionale e/o coordinamento rientra nel livello D. Le mansioni previste per il livello D sono: amministratore dei beni di famiglia, maggiordomo, capo cuoco, capo giardiniere, governante, istitutore.
  • Se invece ha come mansione la sola presenza notturna è l’unico caso del livello U. La mansione prevista per il livello U è la presenza notturna.

Per maggiori dettagli riguardo ai livelli di appartenenza del contratto colf si può consultare il nostro sito www.colfsemplice.it entrare nella sezione del CCNL e leggere l’articolo ‘Inquadramento dei collaboratori’.

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Giulia Salvan

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4 risposte a Contratto colf: come inquadrare i collaboratori domestici

  1. Scusate io lavoro asunto come colf categoria b ma io cucino lavo stiro vado a fare la spesa y fácil la pulizia a casa volevo sapere si è giusto che ti non ai il scatto ala anzianità y guadagno lordo 568 a 590 più di quello non arriva il stipendio

    • La retribuzione finale mensile dipende da molti fattori tra cui retribuzione oraria e numero di ore settimanali lavorate: purtroppo valutazioni quantitative esulano dal perimetro di questo blog. Le confermo comunque che se c’è assistenza alla persona (es. fare la spesa e cucinare) l’inquadramento corretto è al livello BS (B super) e che ogni due anni dall’assunzione la retribuzione va aumentata secondo gli scatti retributivi maturati.

  2. Si può passare da livello a a livello b dopo 14 mesi? E i due mesi che nn è stato fatto il passaggio il lavoratore perde la differenza di stipendio?

    • Di norma il passaggio va fatto dopo 12 mesi di lavoro continuativo (ferie incluse). Suggeriamo di concordare con il datore di lavoro una compensazione per i due mesi di stipendio con il livello inferiore.

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