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I collaboratori domestici assunti con contratto in regola possono beneficiare del bonus di 1000€ per colf e badanti nel decreto Rilancio.

L’indennità prevede, per i mesi di Aprile e Maggio 2020, un bonus di 500€ al mese. La richiesta va presentata direttamente dal lavoratore tramite un patronato e verrà erogata dall’INPS: il bonus non sarà perciò inserito nella busta paga ricevuta dal datore di lavoro domestico.

bonus colf e badanti nel decreto rilancio
bonus di 500€ al mese per colf e badanti

Come si ottiene il bonus di 1000€ per colf e badanti nel decreto Rilancio?

I requisiti per poter richiedere all’INPS il bonus per colf e badanti, sono i seguenti:

  • il collaboratore deve avere uno o più contratti di lavoro domestico in regola alla data del 23 Febbraio 2020
  • il collaboratore domestico non deve essere assunto in regime di convivenza
  • il collaboratore deve lavorare più di 10 ore a settimana (tra tutti i contratti di lavoro domestico)

Non possono far richiesta del bonus i collaboratori domestici che fruiscano di:

  • altre indennità introdotte dal decreto Cura Italia
  • il reddito di ultima istanza o quello di emergenza
  • l’assegno di disoccupazione (NASPI)

Possono ricevere il bonus anche colf e badanti che percepiscano il reddito di cittadinanza ma fino al limite di 500€ complessivi tra le due erogazioni.

Chi deve presentare la domanda?

La domanda va presentata direttamente dal lavoratore domestico: il datore di lavoro non ha alcun ruolo (oltre alla fornitura della busta paga a colf e badanti, per altro già prevista dal CCNL Colf).

Come fare richiesta del bonus per colf e badanti?

La richiesta del bonus di 1000€ per colf e badanti nel decreto Rilancio va effettuata dal lavoratore recandosi presso un Istituto di Patronato.

Chi paga il bonus al lavoratore domestico?

L’erogazione del bonus verrà effettuata direttamente dall’INPS in una unica soluzione fino ad esaurimento dei fondi previsti (468,3 milioni di euro).

Il bonus va inserito nella busta paga di colf e badanti?

No, il bonus non risulta nella busta paga di colf e badanti essendo erogato dall’INPS e non dal datore di lavoro domestico.

I nuovi minimi retributivi colf e badanti 2016, validi per l’anno corrente, sono stati divulgati dalla commissione costituita da rappresentanze sindacali e associazioni datoriali che, come ogni anno, si è riunita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Oltre ai valori aggiornati, in questo articolo sono presenti maggiori dettagli su cosa sono i mimimi retributivi per i collaboratori domestici, la decorrenza dei minimi retributivi colf e badanti 2016, il ritocco delle indennità di vitto e alloggio per i prestatori di lavoro domestico e altri aggiornamenti.

Nella seguente scheda sono elencate le nuove retribuzioni minime per colf e badanti nel 2016: per approfondire l’elenco delle mansioni associate a ciascun livello, consulta il sito di Colf Semplice alla pagina Come Fare/Minimi Retributivi.

Convivente Non Convivente Copertura tit.*
Livello Tempo pieno Part-time Notturno Paga oraria Paga oraria
A € 624,65     € 4,54  
AS € 738,23      € 5,36  
B € 795,01 € 567,87    € 5,68  
BS € 851,80 € 596,26 € 979,57  € 6,02  
C € 908,60 € 658,71    € 6,35  
CS € 965,38   € 1.110,18  € 6,69  € 7,20
D € 1.303,67      € 7,72  
DS € 1.360,46   € 1.371,42  € 8,06  € 8,68
U € 655,89        

(*) mansioni di copertura dei soli giorni di riposo del lavoratore titolare.

minimi retributivi 2016 collaboratori domestici

Ecco i nuovi minimi retributivi 2016 per i collaboratori domestici

A cosa servono i Minimi Retributivi 2016 dei lavoratori domestici?

I minimi retributivi dei collaboratori domestici fissano il limite inferiore della paga erogabile a colf, badante o babysitter in funzione del livello in cui è inquadrato il lavoratore e della tipologia di rapporto di lavoro (in regime di convivenza o a paga oraria). I minimi retributivi sono determinati in modo crescente secondo l’aumentare del livello che è a sua volta funzione della preparazione del collaboratore e della tipologia di mansione.

Che decorrenza hanno i Minimi Retributivi Colf e Badanti 2016?

Le retribuzioni minime vengono concordate ogni anno tra le rappresentanze di datori di lavoro e quelle dei collaboratori domestici e hanno validità a partire dal primo di Gennaio sino all’ultimo giorno di Dicembre dell’anno corrente. Gli aggiornamenti annuali sono funzione dell’aumento del costo della vita verificatosi nell’anno precedente secondo le rilevazioni ISTAT.

A quanto ammontano le Indennità di Vitto e Alloggio 2016 di Colf e Badanti?

Oltre ai minimi retributivi colf e badanti 2016, sono stati pubblicati i nuovi importi di riferimento per le indennità di pranzo, cena e alloggio che ammontano rispettivamente a € 1,91, € 1,91 e € 1,66. Il totale di questi valori determina l’importo complessivo dell’indennità sostitutiva di vitto e alloggio che per il 2016 ammonta a € 5,48. L’inserimento della voce di indennità sostitutiva in busta paga viene effettuato quando il collaboratore a cui spetta la fruizione -ai sensi del CCNL Colf- non beneficia “in natura” del vitto e dell’alloggio.

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I collaboratori domestici vengono classificati nel contratto colf secondo i livelli di appartenenza in funzione della tipologia di attività svolta e della quantità di esperienza o specializzazione. Questo articolo, tramite una sequenza di semplici domande, spiega cos’è l’inquadramento, a cosa serve e come va scelto.

Come eseguire il giusto inquadramento dei collaboratori domestici nel contratto colf

Contratto colf: come eseguire il giusto inquadramento dei collaboratori domestici

Che cos’è l’inquadramento nel contratto colf?

L’inquadramento presente nel contratto colf definisce la mansione del collaboratore domestico e il livello di appartenenza a cui la mansione è associata.

A cosa serve l’inquadramento?

Il giusto inquadramento associa le mansioni del collaboratore domestico alla retribuzione minima fissata ogni anno dalle parti che stipulano il CCNL Colf (contratto collettivo nazionale collaboratori domestici).

Per individuare il corretto inquadramento di un collaboratore domestico nel contratto colf, è sufficiente rispondere alle seguenti domande:

Il collaboratore fa solo lavori di pulizia, oppure anche assistenza alla persona (incluse babysitter)?

Questa domanda è essenziale per una prima divisione di categoria:

  • Se il collaboratore esegue solo pulizie ed ha esperienza inferiore a 12 mesi sotto il diretto controllo del datore di lavoro, viene classificato come livello A. Le mansioni previste per il livello A sono: addetto alle pulizie, addetto alla lavanderia, aiuto di cucina, stalliere, assistenza ad animali domestici, addetto alla pulizia ed annaffiatura delle aree verdi, operaio comune.
  • Se invece il collaboratore esegue solo lavori di pulizia ma ha un’esperienza maggiore o uguale a 12 mesi nel settore, passa automaticamente al livello B. Le mansioni previste per il livello B sono: custode di abitazione privata, addetto alla stireria, cameriere, giardiniere, operaio qualificato, autista, addetto al riassetto camere e servizio di prima colazione per persone ospiti del datore di lavoro.
  • Come ultimo caso se il collaboratore è addetto alla compagnia o babysitter, allora fa parte del livello A Super (AS). Le mansioni previste per il livello AS sono: babysitter e addetto alla compagnia.

Nel caso in cui il collaboratore si occupi sia dei lavori di pulizia che dell’assistenza alla persona:

L’assistito è autosufficiente oppure no?

  • Se l’assistito è autosufficiente fa parte del livello B Super (BS). La mansione prevista per il livello B super è l’assistenza a persone autosufficienti.
  • Se invece l’assistito non è autosufficiente si usa il livello C Super (CS). La mansione prevista per il livello CS è quella di collaboratore domestico non formato che fa assistenza a persone non autosufficienti.

Se l’assistito non è autosufficiente vi è un’altra distinzione:

Il collaboratore è in possesso di una formazione specifica?

  • Se ha una formazione professionale specifica il corretto inquadramento è al livello D Super (DS). Le mansioni previste per il livello DS sono: assistente a persone non autosufficienti, direttore di casa.

Se il collaboratore domestico non ricade in alcuno dei casi precedenti, da contratto colf ci sono altre possibili mansioni: cuoco, collaboratore domestico con mansioni di coordinamento/responsabilità o addetto alla sola presenza notturna:

  • Se il collaboratore è cuoco ed ha le specifiche conoscenze di base, sia teoriche che tecniche dei suoi compiti e opera in totale autonomia e responsabilità è inquadrato nel livello C. La mansione prevista per il livello C è: cuoco.
  • Se ha i requisiti professionali specifici e lavora in autonomia decisionale e/o coordinamento rientra nel livello D. Le mansioni previste per il livello D sono: amministratore dei beni di famiglia, maggiordomo, capo cuoco, capo giardiniere, governante, istitutore.
  • Se invece ha come mansione la sola presenza notturna è l’unico caso del livello U. La mansione prevista per il livello U è la presenza notturna.

Per maggiori dettagli riguardo ai livelli di appartenenza del contratto colf si può consultare il nostro sito www.colfsemplice.it entrare nella sezione del CCNL e leggere l’articolo ‘Inquadramento dei collaboratori’.

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