Archivio per Contributi

Questo articolo della redazione di ColfSemplice.it consiglia cosa fare per gestire l’emergenza COVID-19 ai datori di lavoro domestico con alle proprie dipendenze colf, badanti e/o babysitter.

Cosa fare con colf, badanti e babysitter durante l'emergenza COVID-19
Cosa fare con colf, badanti e babysitter durante l’emergenza COVID-19

Colf, badanti e babysitter possono continuare a lavorare?

I collaboratori domestici, sia conviventi che non conviventi, fanno parte delle attività non soggette alla sospensione prevista dal DPCM del 22 Marzo 2020.

Colf, badanti e babysitter possono perciò continuare a svolgere il loro lavoro esibendo, a richiesta delle autorità di Pubblica Sicurezza, il modulo di autocertificazione scaricabile a questo link. Tra i dati da indicare nel modulo sono anche presenti gli estremi del datore di lavoro che potrà essere contattato per verifica.

Vediamo ora cosa fare in conseguenza del COVID-19 con colf, badanti e babysitter.

Se possibile, vanno concesse ferie a colf, badanti e babysitter

Per contrastare la diffusione del virus Covid-19 (coronavirus), il Governo ha consigliato ai datori di lavoro privati di concordare con i collaboratori, come misura contingente, la fruizione di periodi di ferie o di aspettativa.

Perciò, se il collaboratore è disponibile a fare richiesta, e il datore di lavoro desidera interrompere l’attività lavorativa, è possibile assegnare ferie fino ad esaurimento dei giorni maturati.

I giorni di ferie assegnabili sono indicati in ogni busta paga di ColfSemplice.it e vanno inseriti tramite il consuntivo online accessibile in area privata.

E se il collaboratore ha terminato i giorni di ferie?

In alternativa alle ferie, è anche possibile accordarsi con il collaboratore domestico per la sospensione dell’attività lavorativa (mediante accordo scritto) con l’impegno di recuperare più avanti le ore perse.

Una volta terminati i giorni di ferie, il collaboratore ha facoltà di richiedere uno o più periodi di aspettativa non retribuita.

E’ possibile concordare con colf, badanti e babysitter periodi di aspettativa non retribuita

Come le ferie, anche l’aspettativa va assegnata tramite il consuntivo online nell’area privata di Colf Semplice.

Durante l’aspettativa non retribuita, è consigliabile sostenere il lavoratore anticipando (anche più volte) parte del trattamento di fine rapporto. Il TFR maturato può essere consultato in area privata alla voce T-TFR del menu circolare ed anticipato tramite il consuntivo online.

Sempre dal consuntivo online di ColfSemplice.it è possibile scaricare il modulo per la richiesta di aspettativa non retribuita.

Il datore di lavoro può imporre ferie o aspettativa non retribuita?

Va tenuto presente che ne le ferie ne l’aspettativa possono essere imposte e che, in caso la prestazione lavorativa si svolga normalmente, il datore deve consentire al lavoratore di mantenere una distanza di almeno un metro dalle persone eventualmente presenti nella stessa stanza.

E se il collaboratore domestico non è disposto a richiedere ferie o aspettativa?

Se il collaboratore domestico non è disposto a richiedere ferie o aspettativa ma il datore di lavoro non desidera che la prestazione si svolga, ci sono due possibilità: pagare al lavoratore la normale retribuzione, anche se il lavoratore non si presenta, oppure cessare il rapporto di lavoro domestico.

I nostri specialisti consigliano tuttavia che le parti trovino insieme una soluzione condivisa basata su ferie e/o aspettativa dal momento che il licenziamento comporta, per il collaboratore, la perdita del rapporto di lavoro mentre per il datore di lavoro, il pagamento dei giorni di preavviso, delle ferie non godute e dell’intero ammontare del TFR.

Colf, badanti e babysitter possono essere messi in cassa integrazione?

I collaboratori domestici non possono fruire della cassa integrazione in deroga prevista da decreto legge “Cura Italia” in quanto espressamente esclusi nell’articolo 22.

In conseguenza al coronavirus, è stato tuttavia introdotta una nuova tipologia di ammortizzatore sociale che permetterà a colf, badanti e babysitter (con rapporto di lavoro in regola) di accedere al contributo previsto dal Reddito di Ultima Istanza. Le modalità di richiesta non sono ancora state ufficializzate.

(Aggiornamento: Per i mesi di Aprile e Maggio 2020, il decreto Rilancio ha introdotto un bonus per colf e badanti con contratto in regola. Maggiori dettagli sono presenti nell’articolo pubblicato sul blog di Colf Semplice.)

Il posticipo per il versamento dei contributi vale anche per il lavoro domestico?

La scadenza del versamento dei contributi INPS di colf, badanti e babysitter del primo trimestre 2020 è stata posticipata dal 10/4/2020 al 10/6/2020. E’ naturalmente possibile, per chi lo desidera, versare i contributi secondo l’usuale scadenza.

E se una ordinanza regionale sospende il lavoro?

Le ordinanze regionali possono essere, quando necessario, più restrittive di quelle nazionali: di conseguenza, anche se a livello nazionale è permesso ai collaboratori domestici di lavorare, è possibile che ci siano ordinanze regionali di temporanea sospensione.

Ad esempio, il Piemonte ad Aprile 2020 ha sospeso il lavoro dei collaboratori domestici che non svolgano assistenza a persone parzialmente o totalmente non autosufficienti.

In questo caso la prestazione lavorativa non si svolge ma, non trattandosi di decisione ascrivibile al datore di lavoro, la casistica va gestita azzerando – nel consuntivo online – le ore lavorate nel periodo di sospensione (in alternativa si può anche assegnare permesso non retribuito, che ai fini del conteggio della busta paga, determina il medesimo risultato).

Come va gestita la quarantena del lavoratore?

Se il collaboratore domestico si trova in quarantena domiciliare (ad es. perché è stato a contatto con persona contagiata o perché di rientro da paese estero per il quale è previsto l’isolamento fiduciario con sorveglianza sanitaria) la sospensione dell’attività lavorativa viene equiparata a malattia.

E’ perciò necessario che il lavoratore richieda apposito certificato al medico curante e lo faccia pervenire al datore di lavoro.

Nel consuntivo online di Colf Semplice il periodo di assenza per quarantena va censito come malattia.

Questo articolo sui nuovi importi dei contributi INPS 2020 di colf badanti e babysitter spiega: chi quando e come deve versare i contributi INPS; come si calcolano e come funzionano le trattenute contributive in busta paga; cosa è l’algoritmo di conteggio per settimane intere usato dall’INPS. Inoltre si verifica la precisione dei precalcolati inviati dall’INPS e perché è una buona idea utilizzare i servizi di Colf Semplice per gestire buste paga e contributi dei propri collaboratori domestici, siano essi colf, bandanti o babysitter.

bollettini di pagamento contributi INPS 2016 di colf badanti e babysitter

Come sono fatti i bollettini di pagamento dei contributi INPS 2020 di colf badanti e babysitter

A quanto ammontano i contributi INPS 2020 di domestici con contratto di lavoro a tempo indeterminato?

Per i collaboratori domestici con rapporti di lavoro a tempo indeterminato la tabella di riferimento, presente anche su Colf Semplice, è la seguente:

Rapporti a tempo indeterminato Cassa unica assegni familiari (CUAF)
Con quota CUAF Senza quota CUAF
Ore di lavoro settimanali Retribuzione oraria effettiva Datore Lavoratore Datore Lavoratore
minore di 25 ore da € 0 a € 8,10 € 1,43 € 0,36 € 1,44 € 0,36
minore di 25 ore da € 8,11 a € 9,86 € 1,62 € 0,41 € 1,63 € 0,41
minore di 25 ore da € 9,87 € 1,97 € 0,49 € 1,98 € 0,49
pari o sup. 25 ore qualsiasi € 1,04 € 0,26 € 1,05 € 0,26

A quanto ammontano i contributi INPS 2020 di colf badanti e babysitter con contratto di lavoro a tempo determinato (a termine)?

Per i collaboratori domestici con rapporti di lavoro a tempo determinato (a termine) la tabella di riferimento, presente anche su Colf Semplice, è la seguente:

Rapporti a tempo determinato (a termine) Cassa unica assegni familiari (CUAF)
Con quota CUAF Senza quota CUAF
Ore di lavoro settimanali Retribuzione oraria effettiva Datore Lavoratore Datore Lavoratore
minore di 25 ore da € 0 a € 8,10 € 1,53 € 0,36 € 1,54 € 0,36
minore di 25 ore da € 8,11 a € 9,86 € 1,73 € 0,41 € 1,74 € 0,41
minore di 25 ore oltre € 9,87 € 2,11 € 0,49 € 2,12 € 0,49
pari o sup. 25 ore qualsiasi € 1,12 € 0,26 € 1,12 € 0,26

Quando si pagano i contributi INPS 2020 di colf badanti e baby sitter?

Il pagamento dei contributi INPS 2020 di colf badanti e babysitter va effettuato trimestralmente entro il decimo giorno (salvo cada di Domenica e in quel caso il termine é posticipato di un giorno) dei mesi di:

  • Aprile 2020, per contributi trattenuti nelle buste paga di Gennaio, Febbraio e Marzo 2020
  • Luglio 2020,  per contributi trattenuti nelle buste paga di Aprile, Maggio e Giugno 2020
  • Ottobre 2020  per contributi trattenuti nelle buste paga di Luglio, Agosto e Settembre 2020
  • Gennaio 2020 per contributi trattenuti nelle buste paga di Ottobre, Novembre e Dicembre 2020

Nel caso di conclusione del rapporto di lavoro (ad esempio per licenziamento o dimissioni), il pagamento dei contributi va effettuato entro e non oltre i dieci giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.

Tutti i datori di lavoro domestico che si avvalgono del servizio Colf Semplice Relax ricevono un messaggio email ogni trimestre, almeno una settimana prima della scadenza, con il promemoria del pagamento e il bollettino MAV da pagare per i contributi INPS.

Come si pagano i contributi INPS 2020 dei collaboratori domestici?

Il pagamento dei contributi INPS da lavoro domestico avviene preferibilmente tramite il bollettino MAV generato sulla base delle ore retribuite nelle buste paga del trimestre: il bollettino MAV si può versare:

  • tramite home-banking
  • recandosi presso gli uffici postali e gli sportelli bancari
  • tramite sito internet e bancomat della Banca Popolare di Sondrio

Chi deve pagare i contributi INPS 2020 di colf badanti e baby sitter?

Il versamento dei contributi INPS 2016 di colf badanti e babysitter è eseguito del datore di lavoro domestico che deve trattenere in ogni busta paga la quota di pertinenza del collaboratore.

Tutti i datori di lavoro che utilizzano il servizio Colf Semplice Relax per gestire le busta paga da lavoro domestico ricevono un messaggio email ogni mese, con la busta paga recante le trattenute contributive alla retribuzione del collaboratore.

Quando va esclusa la quota CUAF dai contributi INPS 2020 per lavoro domestico?

Il versamento dei contributi INPS 2020 di colf badanti e baby sitter può escludere la quota CUAF solo in due casistiche:

  1. quando in rapporto di lavoro intercorre tra marito e moglie e uno dei due coniugi beneficia di una indennità di accompagnamento
  2. quando datore di lavoro e collaboratore domestico sono parenti o affini entro il terzo grado conviventi.

Come si calcolano i contributi INPS 2020 per il lavoro domestico?

Il conteggio dei contributi INPS 2020 di colf badanti e babysitter è funzione di cinque variabili:

  1. se la quota cercata è quella che deve essere versata dal datore o quella da trattenere al collaboratore
  2. se il rapporto di lavoro domestico è a tempo determinato o a tempo indeterminato
  3. se la quota CUAF va esclusa o inclusa (vedi sopra)
  4. il numero di ore settimanali lavorate
  5. l’ammontare della retribuzione oraria effettiva (la retribuzione oraria lorda inclusiva della tredicesima e della quota oraria di vitto e alloggio quando spettante)

Con le prime tre variabili si sceglie quale delle due tabelle sopra riportate va utilizzata e quale colonna CUAF va usata (con o senza quota CUAF). Se la quota cercata è quella che deve essere versata complessivamente dal datore di lavoro, la colonna di riferimento è quella relativa al ‘Datore’; se si cerca quanto è la trattenuta oraria da applicare in busta paga al collaboratore domestico, la colonna da utilizzare è quella con la dicitura ‘Lavoratore’.

Fatto questo, con il numero di ore lavorate settimanali si identificano poi le righe da usare per individuare l’importo. Se le ore lavorate in una settimana sono maggiori o uguali a 25, allora va usata la riga indipendente dalla retribuzione oraria effettiva (l’ultima riga delle tabelle sopra riportate). Se le ore lavorate sono meno di 25, allora è necessario usare l’importo della retribuzione oraria effettiva per identificare la fascia contributiva secondo le tre possibilità:

  • retribuzione oraria effettiva minore di € 8,11
  • retribuzione oraria effettiva compresa tra € 8,11 e € 9,86
  • retribuzione oraria effettiva superiore a € 9,87

Esempi

  • Un datore di lavoro che volesse calcolare il costo orario dei contributi INPS 2020 per una badante convivente a tempo indeterminato a 54 ore settimanali (non parente entro il terzo grado del datore di lavoro), la quota oraria ammonta a € 1,04
  • nel caso si stia cercando la trattenuta contributiva 2020 oraria da effettuare in busta paga ad una babysitter che lavora 20 ore a settimana con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e retribuzione oraria effettiva di € 8,00, esso ammonta a € 0,36.
  • nel caso si voglia sapere quanto costano i contributi INPS 2020 per ogni ora retribuita ad una colf a 24 ore settimanali con rapporto di lavoro a termine (tempo determinato) e retribuzione oraria effettiva (inclusiva di 13a) di € 7,50, essi ammontano a € 1,53.

In busta paga, le ore trattenute per contributi INPS sono sempre pari a quelle retribuite?

Le ore conteggiate in busta paga non sono sempre sovrapponibili alle ore retribuite nel mese: infatti vari gestori (tra cui Colf Semplice) conteggiano i contributi da trattenere in busta paga ai collaboratori domestici utilizzando l’algoritmo delle settimane intere (lo stesso utilizzato dall’INPS). In pratica, si conteggiano i contributi da trattenere a colf, badante e babysitter sulla base del numero di settimane intere presenti nel mese di riferimento del cedolino. Di conseguenza in alcuni mesi vengono effettuate trattenute INPS per 4 settimane, altri mesi per 5 settimane. Questo perché i pagamenti trimestrali all’INPS vanno fatti per settimane intere e non sulla base dei giorni retribuiti nel trimestre di calendario.

Come funziona il conteggio dei contributi INPS per settimane intere?

Le specifiche INPS di calcolo dei contributi trimestrali da lavoro domestico prescrivono il conteggio, non sulla base giorni di calendario, ma sui giorni appartenenti alle settimane intere presenti in un dato mese. Per settimana intera si intende la settimana che comincia di Domenica (e finisce di Sabato) in cui il Sabato cade nel mese in oggetto: ad esempio Gennaio 2020 contiene 5 settimane intere perché contiene 5 Sabati. La cosa interessante è che la prima settimana intera di Gennaio 2020 è cominciata Domenica 29 Dicembre 2019: di conseguenza le settimane intere di un mese possono contenere anche alcuni giorni del mese precedente. Per costruzione le settimane intere di un certo mese non contengono mai giorni del mese successivo ed perciò possibile che talvolta alcuni giorni lavorati in un mese siano trattenuti a livello di contributi INPS nel mese, o addirittura nel trimestre, successivo. Un esempio sono i giorni lavorati dal 29 Dicembre al 31 Dicembre 2019 che, sebbene retribuiti nella busta paga di Dicembre, sono trattenuti con il mese di Gennaio 2020 e versati all’INPS ad Aprile 2020.

Quanto sono precisi i bollettini cartacei inviati dall’INPS per versare i contributi INPS 2020 per colf, badanti e babysitter?

I bollettini cartacei pre-calcolati dall’INPS, e inviati per posta dall’istituto, sono un conteggio A PRIORI dei versamenti contributivi da effettuarsi nei trimestri successivi: ciò significa che essi sono una stima basata su un numero di ore lavorate settimanali esattamente pari a quello dichiarato al momento della registrazione del rapporto di lavoro domestico. Nella pratica il numero di ore lavorate A CONSUNTIVO differisce spesso dalla previsione INPS ed è perciò necessario ri-calcolare l’ammontare dei contributi da versare. Perciò il versamento del cartaceo dell’INPS non garantisce di essere completamente in regola con il pagamento dei contributi a meno che non si sia verificato che le ore totalizzate nel bollettino cartaceo corrispondano esattamente alle ore retribuite nelle settimane intere del trimestre considerato.

Oltre a questo dal momento che la retribuzione oraria effettiva usata dall’INPS è quella dichiarata al momento dell’assunzione, quando la retribuzione cambia in funzione di scatti retributivi, aumenti dei minimi annuali da CCNL Colf o aggiornamenti retributivi o delle ore lavorate, la retribuzione nota all’INPS può non essere più quella corretta, determinando una fascia contributiva ed importo da versare errati.

Per tutti questi motivi, per assicurarsi di essere completamente in regola con i conteggi contributivi, è sempre consigliabile avvalersi di consulenza specializzata come quella offerta dagli esperti di Colf Semplice.

Perché usare i servizi di Colf Semplice per gestire i contributi INPS 2020 dei collaboratori domestici?

Affidando la busta paga e i contributi INPS a Colf Semplice, il conteggio dei contributi INPS 2016 di colf badante e babysitter è sicuro e affidabile ed è sempre basato sulle buste paga versate al collaboratore con una corrispondenza speculare con requisiti della normativa e coefficienti INPS vigenti. In particolare con l’utilizzo di Colf Semplice:

  • le trattenute in ogni busta paga vengono sempre basate sulle settimane intere conteggiate dall’INPS
  • le ore totali da conteggiare per i contributi INPS sono sempre totalizzate sulla base delle buste paga versate al collaboratore domestico
  • la retribuzione oraria effettiva e la fascia contributiva sono sempre corrette e congruenti con le ore di lavoro conteggiate settimanalmente
  • i contributi da versare sono sempre calcolati a CONSUNTIVO con la migliore garanzia possibile di precisione e affidabilità

I servizi online di Colf Semplice hanno inoltre tariffe estremamente vantaggiose e li puoi provare GRATIS e senza impegno per ben 30 giorni: Comincia subito a risparmiare sui costi di gestione di colf, badante e babysittter!

In questo articolo parleremo dei bollettini MAV dei contributi colf ed in particolare come viene calcolato l’importo da erogare, com’è strutturato un bollettino, chi effettua il versamento, quando e come vengono pagati i contributi.

Come calcolare l’importo dei contributi colf

L’importo dei contributi colf si ottiene moltiplicando il numero delle ore retribuite nel trimestre di riferimento con l’importo corrispondente al contributo orario. Quest’ultimo si individua secondo 4 differenti tabelle in funzione del fatto che il rapporto di lavoro sia a tempo determinato e indeterminato e che il collaboratore goda di assegni familiari o meno. L’importo del contributo orario varia a seconda delle ore lavorate settimanalmente e della retribuzione oraria effettiva che è composta dalla retribuzione base a cui vengono aggiunti l’indennità di vitto e alloggio (nel caso in cui spetti) e la tredicesima. Per approfondimenti sulle tabelle dei contributi è possibile consultare anche l’articolo sul sito ColfSemplice.it.
Se si desidera evitare complicazioni, attivando uno dei servizi gestiti di Colf Semplice saranno degli specialisti ad elaborare e inviare ai datori di lavoro i MAV per il pagamento dei contributi INPS. In questo modo, dal momento che i bollettini precalcolati dall’INPS non sempre sono corretti, non c’è il rischio di incorrere in sanzioni causate da un errato versamento contributivo.

Contributi colf bollettini di pagamento

Come sono fatti i bollettini di pagamento dei contributi colf

Composizione bollettino MAV

Il bollettino MAV dei contributi colf contiene al suo interno tutti i dettagli necessari al versamento all’INPS. La prima parte è relativa alla causale del versamento dove vi sono riportati i seguenti dati:

  • codice fiscale di datore di lavoro e collaboratore
  • la sede INPS di riferimento
  • codice che identifica il rapporto di lavoro
  • nome e cognome del datore di lavoro e collaboratore
  • per quale anno e trimestre si effettua il versamento
  • le settimane che sono retribuite nel trimestre
  • il totale delle ore retribuite
  • la retribuzione oraria effettiva
  • l’importo dei contributi INPS
  • il codice dell’organizzazione (normalmente è la Cassa Colf con il codice F2)
  • l’importo di contributi dell’organizzazione (es. Cassa Colf)
  • l’importo totale di contributi colf che corrisponde alla somma fra l’importo dei contributi e quello dell’organizzazione
  • data scadenza del versamento (nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, il pagamento va comunque eseguito entro i 10 giorni successivi alla data di fine rapporto)

Sul lato del bollettino è presente una copia del cedolino da rilasciare al collaboratore come attestazione di pagamento dei contributi colf.

Chi effettua il pagamento all’INPS

Il datore di lavoro trattiene mensilmente in busta paga la quota di contributi colf a carico del collaboratore. Successivamente è il datore che versa i contributi all’INPS sia per la propria parte che per la quota del collaboratore. Unitamente ai contributi INPS il datore di lavoro paga anche i contributi per la Cassa Colf, ente che fornisce una copertura assistenziale sanitaria e assicurativa in caso di infortuni sul lavoro del collaboratore.

Quando si procede al pagamento

Il pagamento dei contributi colf avviene per trimestri e segue i seguenti termini:

  • per il primo trimestre: dal 1° al 10 aprile,
  • per il secondo trimestre: dal 1° al 10 luglio,
  • per il terzo trimestre: dal 1° al 10 ottobre,
  • per il quarto trimestre: dal 1° al 10 gennaio,
  • in caso di cessazione del rapporto di lavoro: entro i 10 giorni successivi alla data di fine rapporto di lavoro.

Se l’ultimo giorno utile per il pagamento dei contributi colf coincide con una domenica o una festività, viene aggiunto un giorno, perciò la scadenza è il giorno successivo.

Bollettini di pagamento contributi colf

Bollettino INPS per il pagamento dei contributi colf

Modalità di pagamento dei contributi colf

I contributi colf possono essere versati con diverse modalità:

  • utilizzando il bollettino MAV dell’INPS;
  • online sul sito dell’INPS, entrando nella sezione ‘Lavoratori domestici’;
  • presso gli sportelli postali/bancari, tabaccherie che hanno il logo Servizi INPS.

Troppo complicato? Delegando la contabilità del proprio collaboratore domestico a Colf Semplice pensiamo noi a tutto quello che riguarda la gestione dei contributi INPS (oltre ovviamente alle buste paga e tutto il resto).

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Relativamente al calcolo contributi colf 2014, in data 3 Febbraio 2014 l’INPS ha pubblicato i nuovi importi per il calcolo e il versamento dei contributi INPS dei collaboratori domestici.

Su Colf Semplice trovate le tabelle con i contributi colf 2014.

Immagine scadenze pagamento contributi colf 2014

L’INPS ha aggiornato i contributi colf per il 2014

I contributi INPS sono trattenuti, per la parte afferente il lavoratore, direttamente dalla busta paga di colf, badanti e baby-sitter e vengono versati trimestralmente dal datore di lavoro unitamente alla propria quota.

La scadenza per il pagamento all’INPS dei contributi colf 2014 è il giorno 10 di Aprile (1° trim.), 10 Luglio (2° trim.), 10 Ottobre (3° trim.) o 10 Gennaio (4° trim.). In caso di termine del rapporto di lavoro (ad esempio per licenziamento o dimissioni) i contributi INPS vanno pagati entro il decimo giorno dalla fine del rapporto.

A valle della registrazione di un rapporto di lavoro, l’INPS è solita inviare i bollettini cartacei precalcolati per il pagamento periodico dei contributi. Non tutti sanno che il numero di ore riportato nei bollettini non è necessariamente quello esatto: infatti il conteggio effettuato dall’INPS è di tipo predittivo e ipotizza che il collaboratore abbia lavorato esattamente il numero di ore previste nel contratto. Tuttavia, a fronte di ferie, permessi, straordinario o malattia, i bollettini cartacei prestampati possono riportare un numero di ore non congruo.

Per evitare imprecisioni, e possibili sanzioni, Colf Semplice tiene conto in modo esatto delle ore retribuite in tutte le buste paga del trimestre e determina il numero di ore corrette da utilizzare come base per il pagamento all’INPS dei contributi colf 2014.

Da ultimo i bollettini cartacei inviati dall’INPS non contengono la quota di contributi Cassa Colf (obbligatoria secondo il CCNL Colf maggioritario) che tutelano il datore di lavoro da potenziali azioni legali che possono essere intentate dal collaboratore domestico a fronte della mancata erogazione delle prestazioni assicurative di Cassa Colf. Anche in questo caso Colf Semplice calcola automaticamente le quote relative al versamento dei contributi alla Cassa Colf.

Per tutti questi motivi vi consigliamo di utilizzare i servizi offerti da Colf Semplice per essere sempre in perfetta regola con il conteggio e il pagamento dei contributi INPS.

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