I collaboratori domestici vengono classificati nel contratto colf secondo i livelli di appartenenza in funzione della tipologia di attività svolta e della quantità di esperienza o specializzazione. Questo articolo, tramite una sequenza di semplici domande, spiega cos’è l’inquadramento, a cosa serve e come va scelto.

Come eseguire il giusto inquadramento dei collaboratori domestici nel contratto colf

Contratto colf: come eseguire il giusto inquadramento dei collaboratori domestici

Che cos’è l’inquadramento nel contratto colf?

L’inquadramento presente nel contratto colf definisce la mansione del collaboratore domestico e il livello di appartenenza a cui la mansione è associata.

A cosa serve l’inquadramento?

Il giusto inquadramento associa le mansioni del collaboratore domestico alla retribuzione minima fissata ogni anno dalle parti che stipulano il CCNL Colf (contratto collettivo nazionale collaboratori domestici).

Per individuare il corretto inquadramento di un collaboratore domestico nel contratto colf, è sufficiente rispondere alle seguenti domande:

Il collaboratore fa solo lavori di pulizia, oppure anche assistenza alla persona (incluse babysitter)?

Questa domanda è essenziale per una prima divisione di categoria:

  • Se il collaboratore esegue solo pulizie ed ha esperienza inferiore a 12 mesi sotto il diretto controllo del datore di lavoro, viene classificato come livello A. Le mansioni previste per il livello A sono: addetto alle pulizie, addetto alla lavanderia, aiuto di cucina, stalliere, assistenza ad animali domestici, addetto alla pulizia ed annaffiatura delle aree verdi, operaio comune.
  • Se invece il collaboratore esegue solo lavori di pulizia ma ha un’esperienza maggiore o uguale a 12 mesi nel settore, passa automaticamente al livello B. Le mansioni previste per il livello B sono: custode di abitazione privata, addetto alla stireria, cameriere, giardiniere, operaio qualificato, autista, addetto al riassetto camere e servizio di prima colazione per persone ospiti del datore di lavoro.
  • Come ultimo caso se il collaboratore è addetto alla compagnia o babysitter, allora fa parte del livello A Super (AS). Le mansioni previste per il livello AS sono: babysitter e addetto alla compagnia.

Nel caso in cui il collaboratore si occupi sia dei lavori di pulizia che dell’assistenza alla persona:

L’assistito è autosufficiente oppure no?

  • Se l’assistito è autosufficiente fa parte del livello B Super (BS). La mansione prevista per il livello B super è l’assistenza a persone autosufficienti.
  • Se invece l’assistito non è autosufficiente si usa il livello C Super (CS). La mansione prevista per il livello CS è quella di collaboratore domestico non formato che fa assistenza a persone non autosufficienti.

Se l’assistito non è autosufficiente vi è un’altra distinzione:

Il collaboratore è in possesso di una formazione specifica?

  • Se ha una formazione professionale specifica il corretto inquadramento è al livello D Super (DS). Le mansioni previste per il livello DS sono: assistente a persone non autosufficienti, direttore di casa.

Se il collaboratore domestico non ricade in alcuno dei casi precedenti, da contratto colf ci sono altre possibili mansioni: cuoco, collaboratore domestico con mansioni di coordinamento/responsabilità o addetto alla sola presenza notturna:

  • Se il collaboratore è cuoco ed ha le specifiche conoscenze di base, sia teoriche che tecniche dei suoi compiti e opera in totale autonomia e responsabilità è inquadrato nel livello C. La mansione prevista per il livello C è: cuoco.
  • Se ha i requisiti professionali specifici e lavora in autonomia decisionale e/o coordinamento rientra nel livello D. Le mansioni previste per il livello D sono: amministratore dei beni di famiglia, maggiordomo, capo cuoco, capo giardiniere, governante, istitutore.
  • Se invece ha come mansione la sola presenza notturna è l’unico caso del livello U. La mansione prevista per il livello U è la presenza notturna.

Per maggiori dettagli riguardo ai livelli di appartenenza del contratto colf si può consultare il nostro sito www.colfsemplice.it entrare nella sezione del CCNL e leggere l’articolo ‘Inquadramento dei collaboratori’.

Delegando a Colf Semplice la gestione del collaboratore domestico, i nostri specialisti si occuperanno di tutti gli aspetti della gestione della vostra colf, badante o babysitter: dal corretto inquadramento e retribuzione, alla lettera di assunzione, alle buste paga, ai contributi INPS e tutto il resto.

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In questo articolo vedremo come è strutturata una busta paga badante e colf che il datore di lavoro è tenuto a predisporre in concomitanza ad ogni pagamento al collaboratore. Nella busta paga badante e colf sono indicati tutti gli elementi della retribuzione, i riferimenti anagrafici e gli aspetti salienti del contratto stipulato fra le parti. La busta paga colf può servire anche al datore come garanzia in caso di controversie con il collaboratore perché viene emessa in duplice copia e siglata da entrambe le parti per accettazione.

Voci presenti nella busta paga badante e colf

In ogni busta paga badante e colf sono presenti tutte le informazioni relative alle parti che hanno stipulato il contratto, al rapporto di lavoro, alla retribuzione e altre informazioni accessorie.

Informazioni identificative

Nella prima parte della busta paga badante e colf sono elencati i dati del datore di lavoro e quelli del collaboratore: cognome e nome, codice fiscale, città di residenza con CAP e indirizzo. Questi dati definiscono le parti che hanno stipulato il contratto di lavoro.

Condizioni del rapporto

Oltre alle informazioni anagrafiche sono presenti i riferimenti al contratto:

  • la mansione svolta (ad esempio assistente ad autosufficienti, pulizie casa),
  • il livello di inquadramento,
  • il tipo di contratto (se è in regime di convivenza o meno, se è a tempo pieno o part-time),
  • il numero delle ore lavorate settimanalmente,
  • la data di assunzione,
  • il codice presente nella denuncia del rapporto di lavoro emessa dall’INPS che identifica quel determinato rapporto di lavoro,
  • la retribuzione minima stabilita dal CCNL (minimi retributivi)
  • il superminimo e gli scatti d’anzianità (retribuzione colf)
  • la paga globale lorda concordata

Retribuzione

La sezione principale della busta paga badante e colf è quella della retribuzione dove sono evidenziati gli importi spettanti al collaboratore domestico. Sono presenti diverse voci che variano a seconda della tipologia di inquadramento del collaboratore e di casi particolari che si possono verificare nel mese retribuito (es. ferie, malattia, straordinari, permessi, etc). Nel seguito vediamo due esempi di retribuzione relativi a un collaboratore convivente e ad uno non convivente.

Esempio di retribuzione di un collaboratore non convivente

Retribuzione di un collaboratore non convivente nella busta paga badante e colf

Retribuzione di un collaboratore non convivente nella busta paga badante e colf

Per il collaboratore non convivente la retribuzione lorda viene calcolata sulla base delle ore lavorate. Ci sono poi le voci relative alla retribuzione per giorni di ferie e per giorni di festività e al totale dei giorni lavorabili nel mese. In seguito troviamo anche le ore lavorate nel mese e le ore retribuite complessivamente che, in questo caso, differiscono dalle prime in quanto comprendono le ore di ferie e di festività. Le ultime voci presenti sono quelle relative alle trattenute contributive per INPS e Cassa colf. Va tenuto presente che le trattenute effettuate sono relative solo alla quota di contributi a carico del collaboratore domestico. In questo esempio le ore conteggiate per i contributi INPS sono diverse dalle ore retribuite complessivamente: questo perché il conteggio dei contributi INPS avviene per settimane intere e non sulla base delle ore lavorate nel mese. Da ultimo si procede alla somma di tutte le competenze a cui vanno sottratte tutte le trattenute ottenendo il netto pagato che è quanto va versato al collaboratore.

Esempio di retribuzione di un collaboratore convivente

Retribuzione di un collaboratore convivente nella busta paga badante e colf

Retribuzione di un collaboratore convivente nella busta paga badante e colf

In questo esempio, vediamo la retribuzione di un collaboratore convivente che nel mese in esame ha fruito di 16 giorni di ferie e 2 giorni di festività. La retribuzione complessiva è perciò la somma della retribuzione per i giorni lavorati e della retribuzione dei giorni di ferie e festività. Da notare la presenza dell’indennità sostitutiva di vitto e alloggio, relativa ai giorni di ferie, dovuta al collaboratore in quanto è convivente. Un’altra particolarità è la presenza dell’anticipo TFR che secondo CCNL Colf può essere erogato massimo una volta l’anno nella misura del 70% di quanto maturato. Da ultimo, anche in questo caso, si procede alla somma di tutte le competenze a cui vanno sottratte tutte le trattenute per ottenere il netto pagato da versare al collaboratore.

Informazioni accessorie

L’ultima sezione della busta paga badante e colf è quella delle informazioni accessorie in cui sono espressi ad esempio i valori relativi al rateo del TFR, al rateo della Cassa colf e il residuo di ferie maturati complessivamente dal collaboratore alla data corrente.

Ratei e residui nella busta paga badante e colf

Ratei e residui nella busta paga badante e colf

Ricevuta di accettazione

Alla base della busta paga c’è lo spazio per la firma del datore di lavoro e la firma per ricevuta e accettazione del collaboratore.

Troppo complicato fare da soli? Colf Semplice facilita i datori di lavoro che non hanno il tempo o le competenze per gestire autonomamente la busta paga badante e colf e la contabilità di un collaboratore domestico. Con Colf Semplice Relax si delega tutto ai nostri specialisti che in modo efficiente e conveniente preparano lettera di assunzione, buste paga mensili, bollettini INPS trimestrali, sostitutivo CUD e tutto il resto.

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In questo articolo parleremo dei bollettini MAV dei contributi colf ed in particolare come viene calcolato l’importo da erogare, com’è strutturato un bollettino, chi effettua il versamento, quando e come vengono pagati i contributi.

Come calcolare l’importo dei contributi colf

L’importo dei contributi colf si ottiene moltiplicando il numero delle ore retribuite nel trimestre di riferimento con l’importo corrispondente al contributo orario. Quest’ultimo si individua secondo 4 differenti tabelle in funzione del fatto che il rapporto di lavoro sia a tempo determinato e indeterminato e che il collaboratore goda di assegni familiari o meno. L’importo del contributo orario varia a seconda delle ore lavorate settimanalmente e della retribuzione oraria effettiva che è composta dalla retribuzione base a cui vengono aggiunti l’indennità di vitto e alloggio (nel caso in cui spetti) e la tredicesima. Per approfondimenti sulle tabelle dei contributi è possibile consultare anche l’articolo sul sito ColfSemplice.it.
Se si desidera evitare complicazioni, attivando uno dei servizi gestiti di Colf Semplice saranno degli specialisti ad elaborare e inviare ai datori di lavoro i MAV per il pagamento dei contributi INPS. In questo modo, dal momento che i bollettini precalcolati dall’INPS non sempre sono corretti, non c’è il rischio di incorrere in sanzioni causate da un errato versamento contributivo.

Contributi colf bollettini di pagamento

Come sono fatti i bollettini di pagamento dei contributi colf

Composizione bollettino MAV

Il bollettino MAV dei contributi colf contiene al suo interno tutti i dettagli necessari al versamento all’INPS. La prima parte è relativa alla causale del versamento dove vi sono riportati i seguenti dati:

  • codice fiscale di datore di lavoro e collaboratore
  • la sede INPS di riferimento
  • codice che identifica il rapporto di lavoro
  • nome e cognome del datore di lavoro e collaboratore
  • per quale anno e trimestre si effettua il versamento
  • le settimane che sono retribuite nel trimestre
  • il totale delle ore retribuite
  • la retribuzione oraria effettiva
  • l’importo dei contributi INPS
  • il codice dell’organizzazione (normalmente è la Cassa Colf con il codice F2)
  • l’importo di contributi dell’organizzazione (es. Cassa Colf)
  • l’importo totale di contributi colf che corrisponde alla somma fra l’importo dei contributi e quello dell’organizzazione
  • data scadenza del versamento (nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, il pagamento va comunque eseguito entro i 10 giorni successivi alla data di fine rapporto)

Sul lato del bollettino è presente una copia del cedolino da rilasciare al collaboratore come attestazione di pagamento dei contributi colf.

Chi effettua il pagamento all’INPS

Il datore di lavoro trattiene mensilmente in busta paga la quota di contributi colf a carico del collaboratore. Successivamente è il datore che versa i contributi all’INPS sia per la propria parte che per la quota del collaboratore. Unitamente ai contributi INPS il datore di lavoro paga anche i contributi per la Cassa Colf, ente che fornisce una copertura assistenziale sanitaria e assicurativa in caso di infortuni sul lavoro del collaboratore.

Quando si procede al pagamento

Il pagamento dei contributi colf avviene per trimestri e segue i seguenti termini:

  • per il primo trimestre: dal 1° al 10 aprile,
  • per il secondo trimestre: dal 1° al 10 luglio,
  • per il terzo trimestre: dal 1° al 10 ottobre,
  • per il quarto trimestre: dal 1° al 10 gennaio,
  • in caso di cessazione del rapporto di lavoro: entro i 10 giorni successivi alla data di fine rapporto di lavoro.

Se l’ultimo giorno utile per il pagamento dei contributi colf coincide con una domenica o una festività, viene aggiunto un giorno, perciò la scadenza è il giorno successivo.

Bollettini di pagamento contributi colf

Bollettino INPS per il pagamento dei contributi colf

Modalità di pagamento dei contributi colf

I contributi colf possono essere versati con diverse modalità:

  • utilizzando il bollettino MAV dell’INPS;
  • online sul sito dell’INPS, entrando nella sezione ‘Lavoratori domestici’;
  • presso gli sportelli postali/bancari, tabaccherie che hanno il logo Servizi INPS.

Troppo complicato? Delegando la contabilità del proprio collaboratore domestico a Colf Semplice pensiamo noi a tutto quello che riguarda la gestione dei contributi INPS (oltre ovviamente alle buste paga e tutto il resto).

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In questo articolo affronteremo il tema dell’assunzione badante. Vedremo i passaggi necessari: dalle verifiche preliminari, alla raccolta dei documenti, alla stesura della lettera di assunzione badante ed infine alcuni accorgimenti da applicare. Durante la lettura tenete presente che gli specialisti di Colf Semplice vi possono affiancare in tutte le fasi dell’assunzione della badante in modo tale da minimizzare il tempo da dedicare a questa attività.

Come fare l'assunzione badante

Assunzione badante: come procedere correttamente

Verifiche preliminari

Prima di tutto è necessario verificare che i documenti d’identità di datore di lavoro e collaboratore domestico non siano scaduti; poi se il collaboratore è extracomunitario bisogna controllare la disponibilità della tessera sanitaria e del permesso di soggiorno.

Documenti per assunzione badante

In seguito bisogna preparare i documenti da presentare per l’assunzione badante, che sono: carta d’identità e codice fiscale di datore e collaboratore e, se il collaboratore ne è in possesso, attestati o diplomi professionali specifici del collaboratore. Nel caso in cui il collaboratore sia extracomunitario, è necessario anche il permesso di soggiorno compatibile con lo svolgimento di lavoro subordinato.

Contratto di assunzione badante

Quando tutti i documenti sono disponibili è possibile stipulare un contratto di lavoro o lettera di assunzione badante con la quale si dà inizio al rapporto di lavoro domestico. Nella lettera dovrà essere specificato:

  • data di inizio del rapporto,
  • livello di appartenenza,
  • mansione del collaboratore,
  • durata del periodo di prova,
  • esistenza o meno della convivenza,
  • durata dell’orario di lavoro e la sua distribuzione,
  • mezza giornata di riposo settimanale in aggiunta alla domenica,
  • retribuzione* pattuita specificando se è lorda o netta,
  • luogo di lavoro
  • eventuale presenza del superminimo
  • specificare se l’assunzione badante è a tempo determinato o indeterminato

(*): in base a quanto è stabilito nel CCNL, se la badante è convivente si deve utilizzare la paga mensile altrimenti (se non è convivente) si deve utilizzare la paga oraria.

Comunicazione di assunzione badante all’INPS

Quando è stato stipulato il contratto, per conferire validità all’assunzione della badante, va comunicato all’INPS l’inizio del rapporto di lavoro entro le ore 24:00 del giorno precedente all’inizio del contratto.

Comunicazione di cessione alloggio a P.S.

In caso di convivenza tra datore e badante, c’è un documento in più da presentare: la comunicazione di cessione del fabbricato firmata dal datore, in cui il datore di lavoro dichiara di mettere l’alloggio a disposizione della badante. Questo documento dovrà essere inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’Autorità di Pubblica Sicurezza entro 48 ore dall’assunzione badante.

Per l’assunzione di una badante è necessario tempo e familiarità con la contabilità dei collaboratori domestici: se desiderate delegare tutto a degli specialisti provate senza impegno il servizio con Colf Semplice Relax. Colf Semplice gestisce con grande professionalità e convenienza buste paga, contributi, ferie, tredicesima e liquidazione e mette tutto a disposizione tramite email e il suo archivio online.

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L’assunzione colf a tempo determinato e a tempo indeterminato sono le due differenti modalità di instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro domestico. Questo articolo descrive l’assunzione colf a tempo determinato con i relativi vantaggi e svantaggi. In questo modo sarà possibile individuare quale delle due tipologie fa al caso vostro.

Vantaggi e svantaggi dell'assunzione colf a tempo determinato

Assunzione colf a tempo determinato: vantaggi e svantaggi

Obbligo contratto scritto

L’assunzione colf a tempo determinato prevede obbligatoriamente un contratto stipulato in forma scritta che deve essere firmato e scambiato dalle parti. La forma scritta non è necessaria solo nel caso in cui la durata del rapporto di lavoro sia minore o uguale a 12 giorni di calendario.

Proroga dell’assunzione colf a tempo determinato

Il termine di tale contratto può essere prorogato, in accordo con il lavoratore, solo se la durata iniziale del contratto non supera i 3 anni. In questo caso vi può essere un’unica proroga che sommata all’iniziale rapporto di lavoro sia inferiore o uguale ai 3 anni.

Giustificatrici

L’assunzione colf a tempo determinato è un tipo di contratto che può essere stipulato se vi sono specificate le giustificatrici*, che possono essere di carattere tecnico, produttivo-organizzativo e sostitutivo.
Perciò si utilizza nei seguenti casi:

  • per l’esecuzione di un servizio definito
  • per sostituire lavoratori che sono in aspettativa per motivi personali
  • per sostituire lavoratori malati, infortunati o in maternità
  • per sostituire lavoratori in ferie
  • per assistenza extra-domiciliare a persone non autosufficienti ricoverate in ospedali, case di cura, cliniche e case di riposo.

(*): articolo 7 CCNL Colf, Assunzione a tempo determinato

Intervallo tra due contatti

Se si rinnova l’assunzione a tempo determinato allo stesso collaboratore domestico, fra un contratto e l’altro vi deve essere un intervallo minimo di:

  • 10 giorni se il contratto è di massimo 6 mesi
  • 20 giorni se il contratto è superiore ai 6 mesi

Confronto tra assunzione colf a tempo determinato ed indeterminato

In conclusione, confrontando l’assunzione colf a tempo determinato e quella a tempo indeterminato si osserva che:

  • Tranne in caso di tempo determinato con motivazione sostituzione, nell’assunzione colf a tempo determinato i contributi da pagare sono più alti (da 0,07€/ora a 0,13€/ora secondo la fascia di contributi) rispetto al tempo indeterminato.
  • Con l’assunzione colf a tempo determinato non è possibile licenziare il collaboratore domestico prima del termine stabilito; nel caso di licenziamento prima della conclusione naturale il datore è tenuto a pagare tutte le mensilità fino alla scadenza del contratto. Nel contratto a tempo indeterminato invece il datore può licenziare senza necessità di giusta causa, dando regolare preavviso o pagando l’indennità sostitutiva per i giorni di preavviso non rispettati.
  • Con l’assunzione colf a tempo determinato è possibile prorogare la scadenza del contratto (entro il limite di 3 anni)

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In questo articolo vedremo quali sono i passaggi necessari per effettuare in modo corretto l’assunzione colf. Per prima cosa si verifica la validità e la completezza dei documenti, poi si redige la lettera di assunzione, la si verifica con il collaboratore ed infine si registra il rapporto presso l’INPS.

Come fare l'assunzione colf

Assunzione colf: come eseguirla in maniera corretta

Cosa fare prima dell’assunzione colf

Prima di effettuare l’assunzione colf, è buona cosa controllare che il documento d’identità del datore e del collaboratore domestico non siano scaduti. Se il collaboratore domestico è extracomunitario è meglio verificare anche la sua tessera sanitaria e che il permesso di soggiorno sia in regola.

Documenti necessari

Dopo le verifiche preliminari bisogna preparare tutti i documenti necessari: carte d’identità di datore di lavoro e collaboratore domestico ed eventuali diplomi o attestati specifici del collaboratore. Nel caso in cui il collaboratore sia extracomunitario è obbligatorio anche il permesso di soggiorno compatibile con lo svolgimento di lavoro subordinato.Se un collaboratore ha più di un rapporto di lavoro, i suoi documenti possono essere trattenuti temporaneamente da uno dei datori di lavoro rilasciando una ricevuta.

Lettera di assunzione colf

Predisposti i documenti necessari, si potrà fare l’assunzione colf, stipulando un contratto di lavoro (o lettera di assunzione) firmata da entrambe le parti in duplice copia. Andranno indicati, oltre a eventuali clausole specifiche:

  • data di inizio del rapporto
  • livello di appartenenza
  • mansione del collaboratore
  • durata del periodo di prova
  • esistenza o meno della convivenza
  • durata dell’orario di lavoro e la sua distribuzione
  • mezza giornata di riposo settimanale in aggiunta alla domenica
  • retribuzione* pattuita specificando se è oraria o mensile e se è lorda o netta
  • luogo di esecuzione lavoro
  • in caso ci sia un superminimo, se è riassorbibile o no
  • specificare se l’assunzione colf è a tempo determinato o indeterminato

(*) per quanto riguarda la retribuzione, secondo quanto previsto nel CCNL Colf, se l’assunzione colf non è caratterizzata da regime di convivenza, la paga deve essere oraria (e non mensile) e non potrà essere inferiore al minimo retributivo stabilito di anno in anno dal CCNL Colf.

Registrazione presso l’INPS

Una volta che il collaboratore ha siglato la lettera di assunzione è necessario effettuare la registrazione presso l’INPS, entro le ore 24:00 del giorno precedente all’inizio del contratto. Al termine della procedura di registrazione l’INPS rilascerà una ricevuta di avvenuta denuncia del rapporto.

Considerazioni finali

Per evitare tutte le complicazioni e le perdite di tempo derivanti della gestione diretta del proprio collaboratore domestico è possibile delegare tutto a Colf Semplice che, con il servizio Colf Semplice Relax, gestisce per il datore di lavoro domestico buste paga, contributi, ferie, tredicesima e liquidazione.

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Relativamente al calcolo contributi colf 2014, in data 3 Febbraio 2014 l’INPS ha pubblicato i nuovi importi per il calcolo e il versamento dei contributi INPS dei collaboratori domestici.

Su Colf Semplice trovate le tabelle con i contributi colf 2014.

Immagine scadenze pagamento contributi colf 2014

L’INPS ha aggiornato i contributi colf per il 2014

I contributi INPS sono trattenuti, per la parte afferente il lavoratore, direttamente dalla busta paga di colf, badanti e baby-sitter e vengono versati trimestralmente dal datore di lavoro unitamente alla propria quota.

La scadenza per il pagamento all’INPS dei contributi colf 2014 è il giorno 10 di Aprile (1° trim.), 10 Luglio (2° trim.), 10 Ottobre (3° trim.) o 10 Gennaio (4° trim.). In caso di termine del rapporto di lavoro (ad esempio per licenziamento o dimissioni) i contributi INPS vanno pagati entro il decimo giorno dalla fine del rapporto.

A valle della registrazione di un rapporto di lavoro, l’INPS è solita inviare i bollettini cartacei precalcolati per il pagamento periodico dei contributi. Non tutti sanno che il numero di ore riportato nei bollettini non è necessariamente quello esatto: infatti il conteggio effettuato dall’INPS è di tipo predittivo e ipotizza che il collaboratore abbia lavorato esattamente il numero di ore previste nel contratto. Tuttavia, a fronte di ferie, permessi, straordinario o malattia, i bollettini cartacei prestampati possono riportare un numero di ore non congruo.

Per evitare imprecisioni, e possibili sanzioni, Colf Semplice tiene conto in modo esatto delle ore retribuite in tutte le buste paga del trimestre e determina il numero di ore corrette da utilizzare come base per il pagamento all’INPS dei contributi colf 2014.

Da ultimo i bollettini cartacei inviati dall’INPS non contengono la quota di contributi Cassa Colf (obbligatoria secondo il CCNL Colf maggioritario) che tutelano il datore di lavoro da potenziali azioni legali che possono essere intentate dal collaboratore domestico a fronte della mancata erogazione delle prestazioni assicurative di Cassa Colf. Anche in questo caso Colf Semplice calcola automaticamente le quote relative al versamento dei contributi alla Cassa Colf.

Per tutti questi motivi vi consigliamo di utilizzare i servizi offerti da Colf Semplice per essere sempre in perfetta regola con il conteggio e il pagamento dei contributi INPS.

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Nella prima parte abbiamo visto in linee generali quanto può essere utile delegare il calcolo della busta paga colf. Improvvisare comporta dei rischi ed anche seguendo le linee guida, la contabilità dei lavoratori domestici richiede tempo ed attenzione. E dato che in genere un collaboratore viene assunto da persone impegnate in altre attività, molto spesso non ha senso elaborare e verificare personalmente la retribuzione e i contributi INPS. La soluzione è affidare il calcolo a professionisti: leggete nel seguito altri cinque buoni motivi per delegare la busta paga colf a uno specialista come Colf Semplice.

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5 buoni motivi per delegare la busta paga colf

  • Non vi preoccupate del contratto di assunzione.
    Il contratto di assunzione del collaboratore domestico è un elemento basilare del rapporto di lavoro. Per redigere un contratto di lavoro che tuteli il datore di lavoro da successive, e potenzialmente costose, contestazioni da parte dei collaboratori è necessario che esso sia pienamente congruente con quanto specificato nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Collaboratori Domestici (CCNL COLF). Anche aspetti che possono sembrare banali, come ad esempio la distribuzione dell’orario di lavoro o altri dettagli legati ai permessi di soggiorno, se specificati in modo errato possono esporre il datore di lavoro a successive sanzioni (anche penali) e/o multe. Affidarsi a Colf Semplice tutela da questo tipo di problematiche.
  • Non perdete tempo per registrare il contratto di lavoro.
    Una volta siglato il contratto di assunzione è necessario registrarlo sul sito dell’INPS nella apposita sezione dedicata al lavoro domestico. Nella procedura, accessibile solo tramite la disponibilità del PIN rilasciato dall’INPS, bisogna specificare dettagliatamente tutte le informazioni fiscali, anagrafiche, di residenza e documentali relative a datore di lavoro e collaboratore. Vanno inoltre indicati tutti gli estremi del contratto di lavoro avendo cura di integrare la retribuzione con l’eventuale valore del vitto e dell’alloggio nel caso sia dovuto al collaboratore. I professionisti incaricati da Colf Semplice possono eseguire per voi la registrazione occupandosi di tutti i dettagli.
  • Non dovete calcolare i coefficienti INPS.
    Nella busta paga colf vanno conteggiati i contributi previdenziali relativi al rapporto di lavoro domestico da versare all’INPS ogni trimestre. Il calcolo va fatto sulla base della retribuzione oraria effettiva, basata sulle ore settimanali lavorate e inclusiva della tredicesima e della quota di indennità di vitto e alloggio (nei casi in cui è dovuta). La retribuzione oraria effettiva va poi incrociata con le fasce retributive per identificare la quota oraria di contributi da versare: questi vanno poi distinti tra quelli da detrarre dalla retribuzione lorda del collaboratore e quelli che invece sono in carico al datore di lavoro. Colf Semplice calcola tutto questo per voi.
  • Non dovete eseguire il conteggio per le settimane intere.
    Un altro calcolo articolato è quello in cui si contabilizzano le ore retribuite del trimestre usando la metodologia per settimane intere (la settimana completa che va dalla domenica al sabato successivo) e quindi in modo indipendente dal calendario e dal mese in corso. Questa metodologia è quella prevista dall’INPS e, per alcuni aspetti, è controintuitiva in quanto a volte richiede di includere nel trimestre corrente alcuni giorni lavorati nel trimestre precedente e di escludere alcuni giorni tra quelli lavorati dal semestre corrente. Colf Semplice tiene conto in modo trasparente delle settimane intere.
  • Si evita la generazione manuale dei bollettini MAV.
    Non tutti sanno che i bollettini MAV che l’INPS spedisce a casa del datore di lavoro spesso non rispecchiano fedelmente le ore lavorate dal collaboratore domestico. L’INPS infatti utilizza una metodologia predittiva basata sulle ore di lavoro specificate al momento della registrazione del contratto di lavoro. Ma cosa succede se il collaboratore domestico lavora meno ore (es. per malattia, ferie o permessi) o più ore in conseguenza di straordinari o di lavoro ordinario aggiuntivo? I bollettini prestampati in quel caso non sono più validi ed è necessario collegarsi al sito dell’INPS dove aggiornare le ore lavorate e scaricare il nuovo bollettino. Delegando il calcolo della busta paga colf a Colf Semplice, le ore dei contributi sono sempre desunte dalle buste paga e non ci sono disallineamenti rispetto al lavoro effettivamente svolto dal collaboratore domestico. E in più Colf Semplice inoltra i bollettini MAV direttamente nella vostra casella email senza che voi dobbiate fare nulla.

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Come abbiamo visto, il calcolo manuale della busta paga colf richiede molta attenzione. Nel prossimo articolo troverete altri 5 motivi per delegare la busta paga colf.

Avere una colf alle dipendenze è una necessità per molte famiglie italiane in cui entrambi i coniugi si dedicano alla carriera, o per la cura di persone non più giovani o ancora per singoli che non hanno proprio il tempo di occuparsi della casa. La colf è quindi una figura professionale molto richiesta ed apprezzata. Purtroppo però, viste le precise e severe leggi fiscali vigenti in Italia, non si può semplicemente richiedere a qualcuno di lavorare in casa e dare lo stipendio in contanti. Il fatto che alcuni lo facciano non significa infatti che ciò sia sicuro e tantomeno legale. La busta paga colf deve essere una busta paga a tutti gli effetti, comprensiva di tutti gli oneri e diritti che i lavoratori ed i datori di lavoro hanno in Italia. E’ necessario eseguire vari calcoli tra cui ore lavorate, contributi INPS e Cassa Colf, eventuali indennità, ferie, TFR, tredicesime e quant’altro. Inotre mettere in regola il lavoratore diventa ancora più importante se questo è extracomunitario come avviene nella maggioranza nei casi.

busta paga colf semplice

La busta paga colf con un click

Elaborare correttamente la busta paga colf può però diventare una vera e propria complicazione e richiedere una quantità considerevole di tempo: per questo motivo nel presente articolo e nei prossimi di questo ciclo, elencheremo 20 buone ragioni per delegarla a specialisti come ColfSemplice.it.
Ecco i primi 5:

  • Evitare problemi legali e sanzioni per inadempienze

    Il lavoro in nero è sanzionato in modo grave e severo, ma anche qualche errore nel versamento dei contributi può comportare multe salate, con una sanzione minima applicabile che per una sola giornata “in nero” arriva a 3000 euro. Se anche la vostra situazione è in “regola” ma siete stati frettolosi nei calcoli, una busta paga colf improvvisata può costarvi molto cara.

  • Risparmiare tempo

    Fare tutti questi calcoli è una attività complessa e può rappresentare un problema. Se avete assunto la colf perché non avete tempo per la casa, ne avrete invece per mettervi a fare conti su conti e per aggiornarvi continuamente sulle normative e i coefficienti in vigore?

  • Rispettare le tempistiche

    I professionisti di Colf Semplice faranno in modo che la busta paga della colf arrivi sempre in tempo al lavoratore, evitando problemi in caso i vostri impegni vi facciano tardare e prevenendo l’insorgere di controversie da parte di chi attende giustamente di essere pagato nei tempi prestabiliti.

  • Tutelare le parti

    Il contratto di lavoro serve per tutelare sia il lavoratore che il datore di lavoro. Avere una busta paga colf redatta da professionisti significa essere al riparo da qualsiasi incomprensione, errore e disputa. Una terza parte fidata come Colf Semplice, a cui si delega la busta paga colf, vigila che tutte le questioni riguardanti la retribuzione avvengano in modo trasparente e legale, a vantaggio del datore e del lavoratore, evitando ad entrambi problemi nel rapporto lavorativo e di natura legale.

  • Il risparmio in tempo è un guadagno in denaro

    Nei prossimi articoli continueremo ad analizzare in dettaglio la complessità richiesta dall’occuparsi della busta paga colf personalmente senza avere una preparazione specifica o una specializzazione come quella di Colf Semplice. Già da quanto scritto fino ad ora si intuisce che il calcolo autonomo, richiede tempo ed attenzione. Quel tempo e quella attenzione che ogni mese dovrete portare via alle vostre attività riducendo la vostra produttività o il tempo dedicato al relax.

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Ricordiamo a tutti i lettori del blog di Colf Semplice che entro giovedì 10 Ottobre 2013 è necessario effettuare il pagamento contributi INPS relativi al terzo trimestre 2013 (Luglio, Agosto, Settembre) per i collaboratori domestici.

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Pagamento
entro il 10 ottobre 2013

Colf Semplice vi aiuta nel calcolo e nel pagamento contributi INPS mettendo a disposizione i suoi servizi Colf Semplice Relax, Colf Semplice Smart e Colf Semplice Basic.

Con Colf Semplice Relax, ogni trimestre i nostri specialisti calcolano tutti i valori necessari al pagamento contributi INPS secondo il contratto del vostro collaboratore, generano per voi il bollettino MAV e lo inoltrano al vostro indirizzo email. A voi rimane solo il pagamento: nessun calcolo da fare e zero perdite di tempo.

Con Colf Semplice Smart, accedete al vostro archivio online e, con l’aiuto del menu guidato di Colf Semplice, in pochi passaggi generate i cedolini paga. Ogni trimestre i nostri specialisti, sulla base delle buste paga inserite, elaborano il bollettino MAV necessario per il pagamento contributi INPS della vostra colf, badante o baby-sitter e lo inoltrano al vostro indirizzo email.

Con Colf Semplice Basic avete tutto l’essenziale per generare in modo facile e guidato le buste paga, tenere la contabilità, effettuare in autonomia le notifiche all’INPS e la generazione manuale dei bollettini di pagamento dei contributi.

E anche se avete già effettuato l’assunzione di un collaboratore domestico, Colf Semplice ha per voi un’offerta unica nel suo genere: Colf Semplice Freedom. Questo servizio è dedicato a chi passa a Colf Semplice da altro gestore e vi permette di delegare in tutta tranquillità la gestione della contabilità della vostra colf, badante o baby-sitter ad un prezzo incredibile.

E in esclusiva per il blog di Colf Semplice c’è anche una promozione dedicata: inserendo il codice BLOG5 al momento della registrazione avrete un ulteriore 5% di sconto. Provate gratis per un mese.

Qui trovate maggiori dettagli sull’offerta Colf Semplice per gestire la busta paga colf e la contabilità di badanti e baby-sitter.

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